Una specie di sintetizzatore analogico che produce suoni a dir poco fastidiosi basato su due circuiti integrati 555. Questa versione permette di controllare la modulazione del suono sia con i 2 potenziometri che tramite 2 foto resistenze, quindi in base alla luce ricevuta. Inoltre il segnale può essere sia continuo che ad impulso grazie ad un interruttore specifico attivabile a piacimento, ed il volume è regolabile. Anche in questo caso la costruzione interna rivela un po di confusione nella gestione dei cablaggi fronte retro, ma anche questo è uno dei primi prototipi realizzati che usasse un pannello frontale per il controllo.

L’involucro esterno è composto da 2 elementi ad incastro. La parte inferiore ospita la batteria e la basetta millefori su cui sono saldati gli integrati ed i vari resistori e condensatori. La parte superiore invece è stata modellata posizionando i fori per ospitare tutti i componenti da regolare per modulare il suono

Per qualche giornata l’aggeggio ha anche funzionato, ma poi piano piano le cose sono peggiorate. Sicuramente non è stata una grande idea pensare un contenitore così piccolo per ospitarla, infatti le saldature sono state un incubo con tutti i componenti cosi vicini, spesso le polarità dei potenziometri erano invertite, stessa cosa per la direzione degli interruttori.
Insomma con un pò di pazienza siamo arrivati alla fine, sarà durato poco ma sicuramente è stato molto istruttivo.
